Registro Italiano: Attenzione alla truffa!

tempo di lettura: 4 minuti

“Registro Italiano Attivazione – Riattivazione – Aggiornamenti

Autocertificazione (Art. 46 e 47 D.P.R. 28/12/2000 N.445)

Gentili Signori/e,I dati della Vostra azienda necessitano essere aggiornati entro la data in cui si fa riferimento sopra. Si prega di correggere ed approvare prontamente i dati della azienda.Se le informazioni fornite non sono corrette o se sono incomplete, si prega di correggere e/o modificare i dati di base e della Vostra azienda, composti dal nome dell’azienda, codice postale, telefono e sito Web su www.regitaliano.com….”

Registro italiano: ennesima truffa

Questa è una delle tante lettere ingannevoli che stanno ricevendo molti intestatari di siti internet, da parte di un ipotetico Registro Italiano per le imprese.
Può cambiare ma il gioco è sempre lo stesso: in un primo foglio si viene “informati” sulla necessità di aggiornare i dati, nel secondo trovate un modulo da compilare ed inviare.
State molto attenti, si tratta in realtà di una vera e propria truffa, è infatti un’offerta commerciale nascosta, realizzata senza il rispetto delle norme sulla Privacy (e non solo).
Inviando il modulo compilato con i dati “aggiornati” dell’azienda si accetta l’inserzione a pagamento in cataloghi di imprese, che può costare veramente cara (es. quella della DAD Deutscher Adressdienst GmbH di Amburgo, ha un costo di 958,00 euro l’anno).

registro italiano

Ma come fanno a contattarmi? Da dove hanno recuperato il mio indirizzo?

Purtroppo è semplicissimo. I dati di ogni proprietario di sito web sono pubblici nei whois (a meno che non siano stati nascosti a pagamento) e con un semplice programma che scrapa (salva le pagine) è possibile ottenere le info sensibili, da usare per questi scopi.
Ottenuti i dati, è un attimo inviare queste lettere.

Un esempio

Anche alcuni nostri clienti hanno ricevuto questa lettera in formato elettronico o cartaceo.
Ecco la lettera ricevuta da un nostro cliente qualche giorno fa:

registro italiano

Come vedete è scritta in modo non chiaro e può sembrare “ufficiale”.

Comunicato Antitrust

Queste truffe non sono recenti, l’Antitrust si è occupata di casi simili già nel 2008, qui di seguito il comunicato:

Comunicato ufficiale dell’Antitrust in data 12 agosto 2008

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di inviare alla Procura della Repubblica di Roma la documentazione relativa ai messaggi con i quali diverse società, residenti all’estero, invitano professionisti, istituzioni e piccole e medie imprese ad inserire su guide internet il loro nominativo. Si tratta di comunicazioni ripetutamente dichiarate ingannevoli dall’Antitrust: chi le riceve viene infatti indotto dai caratteri poco chiari a sottoscrivere un modulo, che sembra finalizzato all’aggiornamento gratuito dei dati della società o dell’ente, mentre è un costoso contratto di inserimento nella guida.

I messaggi, peraltro condannati anche da altre Autorità europee, continuano ad essere diffusi via mail o tramite posta ordinaria, nonostante i provvedimenti dell’Antitrust ne abbiano vietato la diffusione.

Negli ultimi mesi l’Autorità ha ricevuto centinaia di segnalazioni di imprenditori e di istituzioni pubbliche che si sono visti intimare il pagamento per l’iscrizione nelle guide, pari mediamente a circa 1000 euro, avvenuto proprio per effetto delle comunicazioni ingannevoli. Altrettante denunce riguardano iniziative simili poste in essere dalle stesse o da nuove società.

L’Autorità ha quindi deciso di inviare alla Procura della Repubblica di Roma, per le valutazione e gli accertamenti che saranno ritenuti più opportuni, tutta la documentazione relativa alle società che sono state ripetutamente condannate per pubblicità ingannevole e per inottemperanza alle decisioni dell’Autorità stessa.

Si tratta di:
società DAD – Deutscher Adressdienst GmbH (4 provvedimenti di ingannevolezza e di 3 provvedimenti di inottemperanza);
– società CD Publisher Construct Data Verlag GmbH (2 provvedimenti di ingannevolezza e due provvedimenti di inottemperanza);
– società Nova Channel AG (1 provvedimento di ingannevolezza e 2 provvedimenti di inottemperanza);
– società European City Guide S.L. (2 provvedimenti di ingannevolezza e 2 provvedimenti di inottemperanza);
– Eu Business Services Limited (1 provvedimento di ingannevolezza).

L’Antitrust ricorda che i destinatari delle richieste di pagamento possono presentare formale querela alle Autorità giudiziarie competenti e che la comunicazione ingannevole può rappresentare motivo di invalidità del contratto. Chi sta ricevendo le nuove comunicazioni per l’inserimento di dati su guide internet deve inoltre leggere attentamente i moduli prima di decidere se sottoscriverli.

Pertanto, fate molta attenzione se avete ricevuto comunicazioni via email o lettera in cui vi viene richiesto di confermare o aggiornare i vostri dati del registro italiano, si tratta di truffe.

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